Questo non è un menu ma un diario di bordo che racconta un’esperienza di viaggio. In esso si fondono i ricordi della Sicilia e della Campania, terre di origine dei miei genitori e del Piemonte

luogo in cui sono cresciuto. Questo non è un menu, ma l’odore delle scoperte della mia infanzia trascorsa a metà tra questi luoghi.

È il colore degli agrumi, del grano, del rosso tramonto di quelle terre.

È il profumo dei piatti della tradizione cucinati in famiglia, che intervallavano le corse tra gli uliveti senza fine, la sete di scoperta, il senso di libertà, il vento caldo che trasportava gli odori del cibo come un messaggio d’amore per la propria terra.

Questo non è un menu, ma il vento che educa alla ricerca del primitivo, dell’autenticità che ho avuto sempre come metro di esplorazione in Piemonte, nella selezione dei prodotti e dei produttori. Una ricerca fatta di conoscenza e rapporti umani, di cura dei dettagli e di rivisitazione contemporanea, che offrono un’esperienza di degustazione unica nel vostro piatto. Un menu della minuzia che ci insegna la consapevolezza delle piccole cose che rendono unico il vostro passaggio offrendovi accoglienza e ospitalità.